Fondazione Filippo Manna

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Biografia

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Il Prof. Filippo Manna è nato a Casalnuovo di Napoli (NA) il 28 gennaio 1922 ed è ivi deceduto il 28 ottobre 2009.

Si è laureato giovanissimo, a soli 23 anni, il 21 dicembre 1945 in ingegneria industriale – Sottosezione meccanica. Allievo del Prof. Raffaele Tarantino diventa  Libero Docente di Meccanica Applicata nel 1958, fu il primo classificato al Concorso per la Cattedra di Costruzione di Macchine bandito dall’università di Padova nel 1961. Chiamato dalla Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Napoli a coprire l’omonima Cattedra vi ha dal 1962 professato a tempo pieno tale Disciplina in qualità di Professore Ordinario del Corso di Laurea in Meccanica fino alla data del 31-10-1997 di messa in congedo per raggiunti limiti d’età. E’ stato per oltre 10 anni Direttore di Istituto e di Dipartimento.

E’ stato componente dal maggio 2008 del Comitato Ordinatore dell’Università telematica Giustino Fortunato il cui Rettore è il Prof. Augusto Fantozzi.

E’ stato Socio Ordinario, dal 1965, dell’Accademia Pontaniana della cui I Sezione (Scienze matematiche pure ed applicate) è stato Presidente dal 1998 a. Ha per oltre un decennio  rappresentato ufficialmente l’Italia nell’International Congress on Fracture (ICF) ed è stato Componente del Comitato Tecnico Impianti a pressione dell’Istituto Superiore per la Sicurezza del Lavoro (ISPSL) del Ministero della Sanità.

E’ autore di circa 250 memorie scientifiche riguardanti i settori di sua specifica competenza che vanno dalla Meccanica Applicata al Disegno Industriale ed afferiscono in particolare ai problemi di dimensionamento ed alla morfologia degli organi delle macchine, relativamente ai quali ha conseguito in Italia ed in Germania numerosi brevetti industriali [manicotti di scorrimento alla rototraslazione (Ballbushing), molle ad anelli gobbi (Sattelringfeder), anelli compensatori (Toleranzringe), ecc..

Ha pubblicato numerosi lavori didattici riguardanti la Costruzione di Macchine, le Macchine di sollevamento e trasporto ed il Disegno di Macchine portando a compimento, dopo circa tre lustri di ricerca e di documentazione, una monumentale STORIA DELLA SALDATURA (due volumi di oltre 1000 pagine, 1700 figure, 27 tavole fuori testo e 588 richiami bibliografici) ch’è l’unica nel suo genere e venne congiuntamente presentata nel 1981 all’IIW (International Institut of Welding) di Lisbona ed all’USSR-National Welding Committee di Kiev; 500 copie di tale Opera vennero acquistate dalla COMAU INDUSTRIALE (Consorzio Macchine Utensili, Torino) per essere distribuite agli Uffici Tecnici FIAT di cui la COMAU è notoriamente la Divisione specializzata in Robotica Industriale.

Sempre dopo un minuzioso lavoro di documentazione il Manna ha pubblicato pei tipi della Liguori Editore LE CHIAVI MAGICHE DELL’UNIVERSO, un volume a più chiavi di lettura di 456 pagine (832 illustrazioni delle quali 250 a colori e n.6 tavole fuori testo), cui è stato assegnato il Premio 1989 del Ministero pei Beni Culturali ed Ambientali e ch’è stato poi presentato al Maurizio Costanzo-Show del 13-4-1992 dallo stesso Autore. Per certi versi correlati all’argomento di quest’Opera sono i due volumi del medesimo LA TRIMURTI DELLE SCIENZE ESATTE e LE SPIRALI DI SATANA, laddove se ne distingue per mole di riferimenti storici e di documentazione iconografica IL PRIMATO DELLA LUCE, un libro di 513 pagine, 268 figure e LXXII tavole a colori patrocinato dal Comitato Nazionale per Scienze d’Ingegneria ed Architettura del CNR e che gli valse, nel 1996, il conseguimento del “Primo Premio Antonio Genovesi” per Benemeriti della Cultura e della Scienza. E’ stato poi notevole lo sforzo compiuto dal Manna per la composizione dell’opera in tre volumi UOMINI E MACCHINE (complessive 1120 pagine, 1500 illustrazioni ed 84 tavole a colori) nei quali con narrazione chiara ed appassionata che avvince il lettore tenendone sempre vivo e costante l’interesse vien fatto un excursus delle innovazioni tecniche che più hanno influenzato il progresso umano. Qui il Manna si preoccupa non soltanto di ben individuare le categorie degli inventori, ma anche di elencare e discutere in merito a tutte le condizioni al contorno che possono esaltare o far miseramente fallire anche il più utile dei ritrovati. Moltissime illustrazioni di questi tre volumi riguardano dispositivi arcaici delle preterite età innanzi ai quali vien fatto quasi di commuoversi pensando al travaglio richiesto dai loro ideatori e soprattutto al disinteresse, ormai giustiziato dal dio profitto, di cui quasi sempre i medesimi davano prova impegnandosi allo spasimo; è soprattutto questo disinteresse che i Musei ove ancora qualcuno dei detti dispositivi è custodito dovrebbero prospettare con qualche inserto da aggiungere al nome del cireneo che n’è stato l’ideatore e magari l’esecutore. Per quest’opera, in anteprima presentata all’Accademia dei Lincei, venne assegnato al Manna, addì 7 giugno 2001, il Premio Marathon con la seguente motivazione: “Al culmine della ricerca scientifica, acutissima, indagata nella più sottile eccezione, ritrova quella filosofia che riporta sugli orizzonti delle grandi e non ancora rivelate intuizioni. All’apice del momento scientifico c’è la riscoperta dell’orizzonte filosofico e la meraviglia delle intuizioni dei grandi maestri del passato”.

 


Ultimo aggiornamento Venerdì 07 Ottobre 2011 14:47  

Notizie flash

PREMIO TESI DI LAUREA ANNO ACCADEMICO 2010/2011

LA ISTITUENDA FONDAZIONE PROF. FILIPPO MANNA HA BANDITO PREMI DI LAUREA AVENTI PER ARGOMENTO LA “COSTRUZIONE DI MACCHINE”.

LA COMMISSIONE APPOSITAMENTE NOMINATA PROVVEDERA', ENTRO IL 2 NOVEMBRE 2011, A DICHIARARE I VINCITORI CHE RICEVERANNO IL PREMIO NELLA CERIMONIA CHE SI SVOLGERA' IL 4 NOVEMBRE PRESSO L'ISTITUTO MOTORI